La Fibromialgia è un’affezione dolorosa caratterizzata da manifestazioni nevralgiche generalmente a carattere diffuso, ma talvolta possono essere localizzate solo su alcune porzioni del corpo.

L’elemento tipico della fibromialgia consiste nel fatto che non si trovano alterazioni periferiche che ne giustifichino l’insorgenza. L’intensità del dolore è variabile e può anche arrivare ad un livello tale da rendere impossibile la qualità di vita della persona.

Nella fibromialgia non sono presenti lesioni, infiammazioni, compressioni di nervi, alterazioni vascolari o cutanee o muscolari che siano riconducibili alla genesi di questo tipo di dolore.

Nell’articolo di oggi il dottor Mario Vernetti Prot parla di questa patologia, soffermandosi sulle sue cause, sulla diagnosi e la terapia.

Cause della Fibromialgia

Finora non sono state dimostrate le cause periferiche muscolari o tendinee. Dagli studi clinici scientifici risultano rilevanti i seguenti fattori:

  1. una relativa predisposizione familiare;
  2. la presenza di un precedente trauma fisico o psichico;
  3. è stato assodato che non vi sono componenti psicosomatiche;
  4. sono state evidenziate delle iperreattività del sistema nervoso simpatico con riflessi vascolari periferici di aumentata vascolarizzazione a livello dei cosiddetti “trigger points” (punti che dolgono alla pressione) e la riduzione del flusso vascolare in alcune zone cerebrali;
  5. studi biochimici neurologici documentano alterazioni dei neurotrasmettitori nel liquor cerebrale come la serotonina, il 5idrossi-triptofano, la sostanza P. Ciò fa sì che il sistema nervoso centrale male interpreti i normali sintomi corporei con una lettura amplificata abnorme,  ovvero questi vengono percepiti come DOLORE;
  6. i farmaci che riducono il dolore della Fibromialgia agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale;
  7. gli antinfiammatori ed antidolorifici periferici non sono efficaci.

Diagnosi

La diagnosi della Fibromialgia si basa su più elementi da osservare:

  • Valutazione attenta e dettagliata del tipo di dolore e delle caratteristiche articolari del paziente, della sua mobilità, dell’allineamento e assetto corporeo, della ricerca dei cosiddetti “Trigger Points” o “Tender Points” connessi alle manifestazioni del dolore.
  • Verifica della non presenza di artrite o artrosi con infiammazioni e/o irritazione di nervi.
  • Verifica della assenza di una malattia dei connettivi (“connettivite”) o affezione reumatica metabolica (diabete, gotta, ecc.).
  • Esclusione di una sindrome crampiforme connessa a disidratazione o cali del sodio nel sangue o di una tireopatia tipo il Morbo di Basedow o di una Tiroidite autoimmune.
  • Verifica che non siano presenti anomalie vascolari cerebrali, soprattutto del ritorno venoso, con asimmetrie dei flussi circolatori tra afflussi arteriosi e deflussi venosi, causanti varie possibili manifestazioni (CCSVI – Sindrome da Insufficienza Cerebrospinale) tra le quali in apparenza pure una Fibromialgia.

Le Radiografie possono mostrare lesioni strutturali ossee, ma non evidenziare le alterazioni infiammatorie dei tessuti molli connettivali né la fibromialgia.

Le Ecografie possono evidenziare le imbibizioni da infiammazione, con eventuali falde di liquido o ispessimenti  dei connettivi infiammati, ma non la fibromialgia.

Le Risonanze Magnetiche Nucleari (RMN) mettono bene in evidenza sia i fattori infiammatori che le lesioni ossee di basso grado, che sfuggono tranquillamente alle radiografie, ma non la fibromialgia.

Gli Esami Ematologici approfonditi possono evidenziare le varie affezioni reumatologiche, senza dimenticare che esistono anche le forme reumatiche sieronegative, tra le quali la fibromialgia non rientra.

L’incrocio dei dati della Visita Specialistica con i suddetti esami RX, RMN, Ecografie e degli Esami Ematologici ci consentirà per esclusione di effettuare la diagnosi di Fibromialgia.

Terapia della fibromialgia

La Fibromialgia, verificata la corretta diagnosi, può avvalersi dei medicinali che modificano l’equilibrio dei neurotrasmettitori connessi alla serotonina, dei modulatori della trasmissione dell’impulso doloroso lungo le fibre neurali, dei medicinali che elevano la soglia della percezione del dolore, con una possibile sostanziale remissione dei sintomi.

Presso lo studio ortopedico Vernetti, nella nostra esperienza ultratrentennale, arriva spesso paziente con diagnosi di fibromialgia che sono già in terapia con i farmaci neurologici e privi di precedenti esami reumatologici approfonditi e delle valutazioni sopra descritte.

Noi riteniamo fondamentale effettuare un TEST di somministrazione con farmaci antinfiammatori PURI, aventi scarsa o nulla attività antidolorifica: 

infatti, se dei farmaci antinfiammatori riducessero i dolori al paziente, già questo escluderebbe la diagnosi di fibromialgia.

La nostra esperienza

La realtà osservata allo Studio Ortopedico Vernetti è che i casi di vera fibromialgia sono assai meno frequenti di quanto osserviamo, dati i molteplici pazienti che giungono con una diagnosi errata o frettolosa.

In tal caso procediamo alle valutazioni cliniche differenziali descritte sopra nel paragrafo dedicato alla diagnosi, per inquadrare la vera causa ed eventuali concause, dando finalmente un nome e cognome certi alla patologia e formulando le cure più appropriate per lo specifico paziente.

Quindi, in base alle nostre casistiche quasi sempre non confermiamo la diagnosi di Fibromialgia, quanto piuttosto rileviamo altre affezioni reumatiche e dolorose.        

In ogni caso l’importante è individuare per ogni paziente la cura corretta in base ad una diagnosi di precisione, evitando mesi o anni di inutili ritardi e sofferenze!

Soffri di Fibromialgia? Contatta lo Studio Ortopedico Vernetti per la terapia.